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PRIMA DEL BALLO

DI

ITALO SVEVO

Prima del Ballo CLARA (versol'ingresso). Sícara mammasarò modestanon farò chiassodiròche tutto e tutti mi piaccionoe non ballerò molto. (Verso ilpubblico.) Già in collegio mi dicevano ch'era una buona figliuola ecome tale quando mammà consiglia è mio dovere di stare a udire epromettere obbedienza. Cosí ella dorme quieta qui ed io ballo con lacoscienza tranquilla là. È il mio secondo ballo appenama siamo giàtanto lontane per esperienza una dall'altra che non è piú possibiled'intenderci. Povera mamma! Ha frequentati tanti balli e… non ne ha maicapito niente. A meno che i balli ed i cavalieri del tempo di mamma nonfossero stati differenti! (In ascolto.) Lacarrozza! No! è passata! La signora zia ha l'abitudine di andarci tardial balloper chice per quest'idea d'altri tempi o degli sciocchidel nostrosi perdono i veri balleriniche son pochi a dire il vero.A forza di modestia e di riguardi come mi sono annoiataall'altro ballo! Delle grandi illusioni non vi portai e rideva già primadell'ingenuità di mamma che andava descrivendomi a modo suo ildivertimento che mi aspettava. Ma la realtà istessa mi sorprese. Costoroné sanno fare la cortené voglionocostoro vengono al ballo peraccompagnare la sorella o la cognata o magari la moglie o vi vengonotrascinati dall'amico che vi ha la sorella o la cognata o la mogliemanon ci sono mai trascinati da un proprio desiderio. Ponete loro di fronteuna ragazzina modesta e tranquilla ed essi non domanderanno di meglio. Lalasceranno in un cantuccio e andranno pei fatti loro. Enon sono soltanto le mie esperienze che mi fanno pensare cosí quantunquebasterebbero anche solo quelle. Osservai come vengono trattate quelle dicui si dice che sono le piú corteggiate. Hanno molti uomini d'intornomatutti sembrano disposti piuttosto a farsi far la corte che a corteggiare.La Finelliper esempiouna delle piú nominate. Asserí ad una vecchiache mi stava accantoche non aveva preferenzee che tutti le eranoindifferentie visto che c'era dell'ira nella sua voce io le credetti.Devono essere certe corti quelle che le vengono fatte! Scommetto chevaleva meglio un'occhiatina del mio professore di letteratura al collegio!È vero che la Finellia quanto ne diconoè molto stupidama non ve nesono altre di corteggiate. Ah! sí! ha fama di esserlo quella bionda colorgran turco di cui non rammento il nomee quell'altra di cui ammirano lafiguraun vero manico di scopa. Perché gli uomini moderni quando poidimostrano delle preferenze dimostrano nello stesso tempo un certo gusto…!Il signor Mastroni me le lodava tutt'e tre ed io interruppi le sue paroleentusiastiche dicendo: “Sívestite benemolto bene!”. Poi dissi chedella Finelli mi piaceva il nasoun certo naso curioso che fa la guardiaalla bocca; del manico di scopa le orecchie… a velae dell'altra ilfronte perché almeno quello non si vedecoperto com'è da una chiomascapigliata che vuol cacciarsi negli occhi della gente ma inutilmente. (Toccandosila testa.) Non occorrono mica tanti capelli quando hanno il volutocolore! Per un primo ballo e con le raccomandazionidi mammà in corpo non c'è male. In quanto a mehoil conforto di non venir corteggiatané benené male. Ecco il carnetdell'altra volta; povero cadaverino! Due contraddanze vuote e le altremale riempite. Voglio serbarlo per godere di piú della rivincita chesaprò prendermi!. (Tenta di leggere nel carnet.) Nome illeggibileil mio primo ballerinoma individuo indimenticabile. Per non doverperdere il mio tempo al ballo con luimodestamentema con tuttarisolutezzagli ho levato intanto ieri il saluto! Imbecille! Mi portò alposto senza aprir boccama sorridendo come se promettesse delle cosemolto spiritose. Durante la prima figura mi disse: “Come si diverte?”.Poi tacque per mezz'ora. Poi mi disse: “Questa è la prima quadriglia!”.E nuovamente tacque meditabondo. Einfinepoco prima di lasciarmisempre sorridendo spiritosamente disse: “A me il ballo piace molto!”.Ed io pensai: "Non si capisce perché!". Da dire non c'era nullaeper quanto mi sentissi stanca la bocca per la lunga inerzia. (Leggendo.)Rialti. Altro individuo da evitarsi. Non mi aveva ancora ben stretto lamano in segno di aver fatto la mia conoscenza che cominciò a lagnarsisí a lagnarsi e con certo suono di pianto nella vocech'era una pietà asentirlo. Si lagnò della direzione per una causadei soci per un'altrae poi del colore della salae che la galleria veniva frequentata meglioche la salae che la sala di lettura non era situata nell'altro ingressoe che le signorine s'impegnavano un mese prima… “Peccatoche tutto questo non posso mutarlo!” scoppiai io. Non serví! Poco dopopiagnucolò sul troppo lusso e che oggidí piú non si sapeva ballare néaver spirito. Si trattava di una lancieri… un vero miserere! Glialtri (guardando il carnet) senza lode e senza infamia. Un po' dispiritomolta presunzionee quando sanno qualche cosa cercano diammazzare la poverina che si è confidata loro. MaMastronioh! il piú odioso di tutti! Mi viene presentato al principiodel ballo da un direttore che poi mi racconta che la presentazione gli erastata espressamente domandata. "Buon principio" dissi a mestessa "e una intanto." Ingannatore! La noia ineffabile delleprime ore mi viene diminuita dalla sorpresa di vedere che il signorMastroni piú non si fa vivo. La mia voce gli era dispiaciuta forse?Sarebbe stato un altro indizio del gusto decaduto del tempo! No! Dopo cenaosservo che in un canto della sala infila i guantisi specchia e poi simuove. Non capivo bene verso chi perché lo osservava in uno specchio e lageometria descrittiva non è stata mai il mio forte. Lo vedo tutt'ad untratto dinanzi a me e allora appena capisco: Prima di cena non aveva avutoil coraggio e per procurarselo aveva avuto bisogno del bicchiere dimarsala. Non v'era ragione per serbargli rancoreanzi! Rispondogentilmente al suo saluto: “Si divertesignorina?”. "Non percausa tuatanghero!" pensai e gli dissi invece: “Sí molto.” “Ioinveceno!” dice lui sinceramente. “Il ballo non fa per me!”."E in allora non ci si viene" penso ioe dicoguardandolo coninteresse perché si capiva che cosí voleva: “Ah!”. “Ballomalvolentieri; se mi permette che senza ballare le faccia un po' dicompagniala festa muterà d'aspetto per me.” "Ecco uno ch'è inprocinto di offrirmi la sua mano" pensai e guardai intornodisperatamente in cerca di qualche amicadalla quale avessi potutoinformarmi sulla posizione di quel signore. Invece non m'invitò neppuread una contraddanza e quantunque ne avesse veduta una di libera sul mio carnet.Parlava bene quel signore ma a me non la dava ad intendere.Basta aver letto qualche romanzo di Kock per parlar bene ad un ballo. Midisse ch'egli si doleva profondamente di non saper divertirsima non eracolpa sua. “Appartengo alla mia epoca ch'è seria” mi disseciò chesignificava: "Ho il cervello troppo sviluppato per poter divertirmie voi che ballate siete sciocchi!". Questa serase mi ripete lestesse cosegli dirò francamente: “Chi è fatto per gli studii rimangaagli studii; è peccato per gli studii se li abbandona.” Econ questi individui modestia? Lasciarsi seccare cosí? Vedremo questasera! Le insolenze capiteranno anche a chi non se le attende. Se miparlano del tempoper esempio: “È il mio secondo ballo” dirò “eso già tutto quello che sul tempo invernale si può dire. Attendetel'estate e ne riparleremo.” Proveremo questo sistema! Ilmale si è che il carnet è ancora vuotomeno la prima quadrigliache mi tocca ballare con un vecchio amico di papà. Questi vecchi!Preferirei non ballare affatto; ballando con vecchi corro il rischio didiventare troppo rispettabile. Se potessi eliminarlo…! Eccola carrozza! Vengo subito! (Resta meditabonda.) Basta! Se trovoprontoprontoun giovine come valascio in asso l'amico di papà!Chissà! Forse ne risulta un duello! Peccato che il vecchio non sidimostri troppo disposto ad arrischiare la pelle. Mi vengono i brividiquando penso che forse balla… per salute!